Irene Grandi e Stefano Bollani in Concerto al Teatro della Luna

manifestoweb-2Irene Grandi e Stefano Bollani a  Milano, in concerto per Bambinisenzasbarre Onlus; si  esibiscono stasera, martedì 18 dicembre, presso il Teatro della  Luna, unica tappa milanese del tour nazionale.

Il concerto milanese è  a favore di Bambinisenzasbarre Onlus, l’Associazione  impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o  entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del  legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale di  riferimento e della società civile.

Dopo la collaborazione per i rispettivi  album e dopo aver suonato insieme sul palco in tante occasioni, Irene Grandi e  Stefano Bollani hanno registrato un disco che vuole rappresentare un omaggio  alla loro amicizia, che data da vent’anni.

Un disco dalle le atmosfere vibranti  e intimistiche, in cui il jazz di Bollani si fonde con la voce calda e rock di  Irene. Il progetto Irene Grandi & Stefano Bollani  (uscito per la Carosello records), anticipato dal singolo Costruire, una delle più belle e intense canzoni di Nicolò  Fabi.

Informazioni  e prevendita telefonica allo 02 465.467.467, da lunedì a venerdì – ore 10/13 e  1

 

Ispirazioni Zingaresche nella Musica Classica in concerto allo Spazio Oberdan

spazio_oberdanMartedì 18 dicembre, alle ore 20.30, presso la sala Alda Merini di Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano: “Ispirazioni Zingaresche nel Lied Romantico” rari Lied romantici di Maestri dell‘Ottocento ispirati alla cultura popolare zingaresca, eseguiti da Anna Laura Longo e Lucia Mazzaria, voci soprano, e Alessandro Pierfederici, pianoforte. In programma brani di F. Liszt, P. I. Ciaikovskij, A. Dvorak e J. Brahms di rara esecuzione in Italia.

 Il concerto è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano in collaborazione con l’Associazione culturale Musicaemozioni.

La tradizione popolare zingaresca affonda le sue radici nella storia e nella cultura dell’Ungheria, che, nel suo vasto territorio, sino al 1919 comprendeva oltre all’etnia magiara anche influssi di altri popoli, tra cui i Rom o zingari, il cui patrimonio di musica e folklore è confluito durante il Romanticismo nella musica colta occidentale. Si rivalutano così un insieme di radici autentiche e fiabesche dell’Est Europa, ricchissime e molto suggestive. Grandi compositori, quali l’ungherese Liszt, il cèco Dvorak ed il tedesco Brahms (viennese d’adozione), ne riprendono lo spirito, pur nel solco della tradizione classica, con melodie, ritmi e colori vivaci, creando splendidi capolavori di una cultura legata al mondo della natura, del soprannaturale e divinatorio, in una consonanza di grande energia espressiva.

 Il programma:

 F. Liszt“Die Drei Zingeuner”, Soprano Anna Laura Longo

P.I. Ciaikovski“Lied der Zigeuner” (canto della zingarella, op. 60 n. 7) Soprano Anna Laura Longo

R. Schumann“Zigeunerliedchen” (Piccolo canto zigano, op.79 n. 7- n.8) Soprano Lucia Mazzaria

J. Brahms“Acth Zigeunerlieder” (Otto canti zingareschi- aus op. 103 bearbeitet) Soprano Anna Laura Longo

A. Dvorak“Zigeunermelodien” (Canzoni gitane, op. 55) Soprano Lucia Mazzaria

 Al pianoforte Alessandro Pierfederici

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Teatro I: Aperitivo di Natale con That’s Contemporary

bianco inverno-2-2-2Martedì 18 dicembre alle ore 19.00 that’s contemporary, in collaborazione con Teatro i e Alfabeta2, organizza un aperitivo presso il Teatro i perché, con la scusa del Natale, chi dall’arte, chi dal teatro, dal design, dalla letteratura e dalla poesia si incontri per conoscersi e ascoltarsi.

La missione di that’s contemporary da un anno a questa parte è stata di far percepire la presenza  dell’arte contemporanea nella città attraverso la creazione di un network fra gli attori del contemporaneo.

Seguendo la lezione di Start Milano, il tentativo è stato di potenziare l’offerta complessiva di arte contemporanea sul territorio e la sua percezione a tutti i livelli della popolazione ponendosi come mediatore dinamico on-line e off-line fra operatori e audience.

Ora su circa cinquecento progetti, that’s contemporary è stato selezionato tra i 32 semi-finalisti del bando che-FARE, il cui obiettivo è la realizzazione del miglior progetto ad impatto culturale. In partnership con Alfabeta2 e Teatro i, abbiamo proposto di realizzare una rete della cultura aprendo that’s contemporary al design, teatro, danza, letteratura e poesia.

Paolo Poli all’Elfo con Aquiloni

logo-teatro-elfo-pucciniL’Elfo propone dal 18 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 Aquiloni, di e con Paolo Poli

Paolo Poli, ultimo grande interprete del varietà all’italiana, da quasi cinquant’anni sfoglia la letteratura tra otto e novecento (e non solo) per rivelare i risolti ironici e i sottintesi corrosivi e dissacranti che si nascondono anche nelle pagine più innocenti. Il suo sguardo diabolico, i suoi toni maliziosi non hanno risparmiato Gozzano, Fogazzaro, Niccodemi, Savinio, Palazzeschi, Parise e da ultima Anna Maria Ortese.  Ora tocca al poeta del Fanciullino passare nel suo “tritacarne”. Il suo nuovo spettacolo, interamente dedicato a Pascoli e debuttato a Budrio 10 novembre, è atteso all’Elfo Puccini di Milano dal 18  dicembre.

Mutando il titolo della celebre poesia Aquilone nel suo plurale, Paolo Poli ci suggerisce il mondo che vuole rievocare: “Aquiloni, allegoria del comporre poetico, giocattolo antico preindustriale che affettuosamente ci ricorda Giovanni Pascoli. Fino alla metà del Novecento la scuola italiana si nutrì della sua produzione. La critica letteraria a cominciare da Croce privilegiò le rime giovanili, fino a Contini che ne elogiò il plurilinguismo, a Pasolini che rilevò la dicotomia psicologica, per arrivare a Baldacci che ne curò la ricca antologia. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale”.

Cosi ci delizierà con una splendida interpretazione di Oh Valentino vestito di nuovo, e poi, in ordine sparso, con Alba, A Nanna, Orfani, Il lauro, L’assiuolo.

E non mancherà un gran fiorire di motivi della Bella Epoque per accompagnare gli spettatori nel ricordo del volgere del secolo. Le scene saranno sempre del grande Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì, le musiche di Jacqueline Perrotin e le coreografie di Claudia Lawrence. Accanto a Poli quattro attori-mimi-ballerini pronti a tutti i trasformismi che la sua fantasia teatrale suggerisce.