Canto perchè non so Nuotare allo Smeraldo

Appuntamento con Massimo Ranieri allo Smeraldo il prossimo 19 aprile 2012.

 Dopo cinque stagioni, e più un milione di spettatori, lo show di Massimo Ranieri continua il suo tour in tutta Italia. Un successo straordinario, tale da dover rinnovare un po’ il titolo: “Canto perché non so nuotare …da 500 repliche”!

 Nato in occasione dei quaranta anni di attività, lo show è andato ben oltre quella ricorrenza, in scena Ranieri canta balla e recita, interpretando i suoi successi più popolari, accanto a brani dei più grandi cantautori italiani.

 Nei prossimi appuntamenti lo spettacolo, ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri, si arricchisce di novità: Ranieri interpreta una canzone inedita, che si aggiunge al suo repertorio più amato;

 “Ho bisogno di te” e “Tutte le mie leggerezze”…e sorrido e poi mi addombro, qualche indugio e poi rivivo sempre al sole…poi mi fermo, ci ripenso,, mi rabbuoio, ma ritorno sempre al sole… Questi sono i versi che più lo rappresentano…!

All’orchestra e al balletto di sole donne si uniscono tre formidabili, giovani voci femminili; e non mancherà qualche spettacolare sorpresa nel racconto delle tappe più emozionanti della sua vita, che costituisce il filo conduttore dello show.

 I costumi sono di Giovanni Ciacci. Le coreografie di Franco Miseria. Il light designer è Maurizio Fabretti. La regia è di Massimo Ranieri.

Questi Fantasmi al Manzoni di Milano

Al Manzoni di Milano arriva un classico della commedia italiana, Questi Fantasmi, del grande Eduardo de Filippo.

Questi Fantasmi!” è una delle commedie di Eduardo De Filippo che più ha saputo raccogliere un eccezionale successo di pubblico. La ragione di tale successo va ricercata, probabilmente, nella sua caratteristica principale: una commedia comica, ma al tempo stesso amara.

In un appartamento di un palazzo secentesco vengono ad abitare Pasquale Lojacono e la giovane moglie Maria. All’insaputa di Maria, Pasquale ha un accordo con il proprietario, per cui, in cambio dell’alloggio, dovrà sfatare le dicerie sull’esistenza di fantasmi nella casa. Suggestionato dai racconti del portiere, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e lo scambia per un fantasma. Con il suo dirimpettaio, il professor Santanna, silenzioso e invisibile testimone di ciò che accade in casa, intrattiene intanto lunghi monologhi. I regali di Alfredo consentono alla coppia un certo benesssere e Pasquale, sentendosi beneficiato dal fantasma, non si pone troppe domande. Non sopportando più l’equivoca connivenza dimostrata dal marito Maria decide di fuggire con Alfredo, ma i suoi familiari si recano da Pasquale per denunciare l’adulterio e vengono a loro volta scambiati per fantasmi. Alfredo torna con la moglie e Pasquale, senza donazioni, è in difficoltà: quando reincontra Alfredo, desideroso di riabbracciare Maria, lo riconosce come “fantasma” e gli rivela il suo amore per la moglie e la pena di non poterle assicurare una vita dignitosa. Alfredo, commosso da quelle parole, sta al gioco e regala a Pasquale il denaro desiderato.

Dal 27 marzo al 22 aprile 2012.

L’Acqua Cheta in scena al San Babila

Si ride e ci si rilassa con l’operetta al San Babila.

Dal 30 marzo al 1 aprile va in scena la poco nota “Acqua Cheta”, nata dalle musiche di Petri e dal testo di Novelli,  messa in scena per la prima volta nel 1908 al Teatro Alfieri di Firenze sottoforma di commedia in vernacolo.

Qui scompaiono champagne e lustrini, per dare spazio a bicchieri di Chianti e a un ambiente popolare fiorentino, in essa compaiono per la prima volta gli elementi tipici del movimento verista, che descriveva la realtà ad esso contemporanea.

 Un vetturino con una moglie dispotica e due figlie da marito: una franca ed onesta, decisa a far valere le sue ragioni e per questo sottomessa alla madre e l’altra una finta santarellina, che coltiva un amore segreto. Uno stalliere pasticcione e un giovane giornalista completeranno la scena, cui fanno da sfondo le rificolone (lumi formati da un cero acceso, avvolti da un involucro di carta fine e attaccati ad un bastoncino), ricreando un paesaggio fiorentino di altri tempi.

 

Danae Festival All’Out Off di Milano

Torna all’Out Off di Milano l’appuntamento con Danae Festival.

Ecco la programmazione:

MARTEDÌ 27 MARZO ore 21:00 – Teatro Out Off

MK – Il giro del mondo in 80 giorni [IT/Roma]

Coreografia Michele Di Stefano musica Lorenzo Bianchi con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Haithem Dhifallah, Michele Di Stefano, Cristina Rizzo, Laura Scarpini & guests light design Roberto Cafaggini fumi Lorenzo Bazzocchi organizzazione Anna Damiani/PAV web Biagio Caravano http://www.80jours.org documentazione video Anna de Manincor/ZimmerFrei

produzione Torinodanza, ZTLpro in collaborazione con Interplay festival e LaZona Teatro con il contributo MiBAC

Durata 55’

Michele Di Stefano, assieme ai performer del gruppo mk, ha saputo creare un linguaggio corporeo fuori da ogni consuetudine e da stilemi già noti, affiancandolo ad una ricerca sonora che è diretta derivazione delle sue passate esperienze di musicista rock. Viaggiatore curioso, Di Stefano si ispira idealmente al romanzo di Jules Verne come luogo premonitore per la visione del territorio globalizzato contemporaneo. In mezzo all’avventura di viaggio, implacabilmente sostituita nel presente dalla prenotazione, si manifestano molte delle problematiche che il corpo scenico non smette di considerare, posto com’è nel costante disequilibrio tra qui e altrove che definisce la presenza.

 

VENERDÌ 30 MARZO ore 21:00 – Teatro Out Off

TEATROPERSONA – Trattato dei manichini [IT/Roma]

Regia, scena, luci, suoni Alessandro Serra con Valentina Salerno Chiara Michelini Alessandra Cristiani Silvia Malandra

produzione Teatropersona coproduzione laLut/Festival Voci di Fonte Jack and Joe Theatre con il sostegno di ARMUNIA / Kilowatt Festival.

Durata 55’

La compagnia diretta da Alessandro Serra approda per la prima volta a Milano con un piccolo gioiello, Trattato dei Manichini, ispirato dall’omonimo racconto di Bruno Schulz, autore polacco del ‘900. Il lavoro riesce a far vibrare in sequenze di impeccabile rigore formale l’esperienza universale dell’infanzia perduta: una bambina, tre oscure figure si aggirano al passo di marionette in uno spazio onirico.. La visitazione all’infanzia non è un fatto personale, riguarda tutti noi. Una volta aperti gli occhi si resta esterrefatti nel vedere un’unica dolorosa iniziazione alla vita: imperscrutabile grido che è paura e al contempo gioia incontenibile.

 

DOMENICA 1 APRILE ore 21:00 – Teatro Out Off

LATIFA LAÂBISSI – Loredreamsong [Francia] PRIMA NAZIONALE

Coreografia Latifa Laâbissi interpreti Sophiatou Kossoko, Latifa Laâbissi scenografia e costumi Nadia Lauro e Latifa Laâbissi luci Yannick Fouassier direttore del suono Jérémie Sananes suono Olivier Renouf accompagnamento vocale Dalila Katir collaborazione drammaturgica Bojana Bauer ringraziamenti Isabelle Launay, Gilles Amalvi e Jennifer Lacey

coproduzione Les Spectacles vivants – Centre Pompidou – Paris, Bonlieu Scène Nationale – Annecy, Le Quartz – Scène nationale de Brest, Le Vivat – Scène Conventionnée d’Armentières,  Bozar – Bruxelles, Centre Chorégraphique de Caen / Basse Normandie, rete Open Latitudes con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea

Figure Project è sostenuto da Ministère de la Culture – DRAC Bretagne come compagnia convenzionata, Conseil Régional de Bretagne et la Ville de Rennes.

Durata 60’

Latifa Laâbissi, di origine araba ma residente in Francia, è una delle artiste più originali della scena francese degli ultimi anni. Con Loredreamsong continua ad esplorare le tematiche che le sono care: lo statuto delle minoranze, il nomadismo, le differenze sociali, il razzismo. Con la complicità in scena di Sophiatou Kossoko crea un duo ironico e surreale in cui, utilizzando mascheramenti grotteschi, punta il proprio sguardo senza concessioni su una situazione politica e sociale che non smette di degradarsi.

Alan Turing e la sua Mela avvelenata al teatro Libero

Il teatro Libero racconta la storia di Alan Turing, semi sconosciuto per la maggioranza delle persone ma uno dei padri dell’intelligenza artificiale. 

Opera dii Massimo Vincenzi, regia di Carlo Emilio Lerici, con Gianni de Feo.

Si tratta di un dialogo immaginario fra Alan Turing (1912-1954), e sua madre, tra lettere mai scritte e dialoghi mai avvenuti.

 A scandire il ritmo della narrazione, le vicende personali che l’hanno coinvolto, l’omossesualità per la quale fu condannato alla castrazione chimica. Una delle menti più geniali del nostro secolo morì  suicida mangiando una mela al cianuro.

Dal 24 al 30 Marzo 2012. Ingresso 19-11 euro.

Le Serve all’Out Off

In scena all’Out Off dal 10 al 29 aprile Le Serve di Genet.

Claire e Solange sono due cameriere al servizio di una ricca signora. Ogni qualvolta lei esce di casa le due donne si scambiano ritualmente la parte fra loro, interpretando a turno il ruolo della padrona e dell’altra collega.  Il loro gioco diventa però sempre più pericoloso al punto che decidono di denunciare l’amante di questa con delle lettere anonime. Quando l’uomo viene scarcerato per mancanza di prove, per paura di essere scoperte, le due cercano di assassinarla, ma falliscono nell’intento e provano a eliminarsi a vicenda. Claire si uccide mentre Solange, dato che la polizia prenderà quel gesto come un omicidio, si prepara consapevolmente al destino che l’aspetta.

 Interpreti, oltre al regista, nella parte en travesti di Madame, che aggiunge all’ambiguità dello scambio dei sessi, anche quello dei ruoli tra attore e regista, Elena Callegari, da sempre punto di riferimento  delle messinscene di Lorenzo Loris e Elena Ghiaurov, attrice cresciuta alla scuola di Massimo Castri e Luca Ronconi che nel 2009 ha vinto il premio Ubu come migliore attrice non protagonista  e nel 2010, il Premio Duse come migliore attrice italiana

Edmund Kean al Carcano

La storia di Edmund Kean  (1787-1833) è una delle più appassionanti del teatro di tutti i tempi. Un personaggio sicuramente complesso, dalla vita leggendaria, un talento teatrale che ha conosciuto trionfi ma anche umiliazioni, ricchezza, privazioni di ogni tipo, amore e morte.

Una personalità poliedrica ed altalenante che da sempre ha affascinato tutti. La rappresentazione del suo genio è stata sempre affidata ad attori di grande spessore come Gassman, Proietti, Ben Kingsley, tutti artisti che hanno affrontato il personaggio nella maturità della loro carriera restituendoci interpretazioni a tutto tondo della personalità dell’attore.

La sua storia viene oggi narrata nel testo di Claudio Forti intitolato Edmund Kean: genio e sregolatezza del più grande attore shakespeariano scritto appositamente per Giuseppe Pambieri (anche regista) e Lia Tanzi.

Nello spettacolo Kean è concepito come un mostro, un uomo atrocemente ambizioso, alla ricerca costante di una fama immediata, convinto che tutti coloro che lo circondano tramino contro di lui;  un uomo egoista, in cerca di una fama incontrastata. A trent’anni è già completamente usurato e vecchio, abbrutito dall’alcool e dalla sifilide, ma, nonostante tutto, è il primo grande attore romantico, insuperabile interprete di Shakespeare.

Lo spettacolo mette in risalto la corrispondenza tra i personaggi interpretati e la vita di Kean. Così in Riccardo III vedremo le sue ambizioni; in Coriolano e Timone d’Atene la sua misantropia; in Re Lear la sua follia.

Dal 27 marzo al 1 aprile 2012.

Questo spettacolo sostituisce “Il Nemico del Popolo”, sospeso per vertenze sindacali.

Notte New Trolls allo Smeraldo

Venerdì 30 Marzo alle ore 21:00 al Teatro Smeraldo di Milano, UT, l’anima prog dei New Trolls, e Il Mito New Trolls per la prima volta insieme sullo stesso palco si esibiranno in un live unico e  imperdibile.

 Lo spettacolo sarà composto da più parti. Nella prima parte gli UT proporranno alcuni dei brani più famosi del repertorio progressive (come ad esempio: L’amico della porta accanto, Improvvisazioni nella sala vuota, Paolo e Francesca) e Concerto Grosso n.1 – allegro; successivamente le due band eseguiranno insieme Concerto Grosso n. 1 – adagio e Concerto Grosso n. 2 – vivace e subito dopo Il Mito New Trolls si esibirà in una carrellata di tutti i più grandi e storici successi della band (Una miniera, Quella carezza della sera, Aldebaran solo per citarne alcuni). Il finale ovviamente sarà una sorpresa.

 Provate a nominare UT a qualsiasi appassionato di progressive rock in giro per il mondo. La sua memoria scatterà subito al 1972, a un momento storico per il rock italiano, a uno dei migliori album dei New Trolls. In quel disco c’erano Gianni Belleno (uno dei fondatori della band genovese) e Maurizio Salvi, oggi di nuovo insieme accompagnati da una formazione d’eccezione composta da Claudio Cinquegrana, Andrea Perrozzi e Fabrizio Chiarelli.

 Il Mito New Trolls è attivo dal 1998 e ormai ha assunto connotati e tratti distintivi ben precisi. Ha come leader il chitarrista Ricky Belloni (già chitarra e voce dei New Trolls). La formazione attuale  è composta da: Giorgio Usai (già New Trolls), Andrea Cervetto e Alex Polifrone.

Notte New Trolls, un incontro musicale imperdibile, per ritrovare e rivedere ancora una volta insieme tre dei quattro musicisti che accompagnarono Fabrizio De André nella sua prima apparizione live. Nel 1974 Gianni Belleno (New Trolls), Ricky Belloni e Giorgio Usai (Nuova Idea) formarono, con Giorgio D’Adamo, il supergruppo che condivise il palco con Faber.

Tosca allo Smeraldo

Anche quest’anno torna allo Smeraldo di Milano l’opera lirica.

Per le serate del 31 marzo e del 1 aprile va in scena Tosca, famosa opera di Giacomo Puccini, ambientata nella Roma papalina.

 I cantanti sono stati scelti tramite audizioni, e sono in maggioranza giovani che compongono un cast internazionale

 Ad accompagnare le opere sarà l’Orchestra Accademia UECO, diretta dal Claudio Morbo per Carmen; l’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Daniela Candiotto accompagnerà La Boheme e sotto la direzione di Damiano Cerutti accompagnerà  Tosca.

Il Coro di Teatro dell’Opera di Milano canterà in Carmen e Tosca, mentre la Corale Lirica Ambrosiana accompagnerà La Boheme.

L’Orlando Furioso all’Elfo

All’Elfo di Milano dal 20 al 25 marzo arriva Stefano Accorsi con il Orlando Furioso.

Tra i tanti spasimanti inseguitori, ce ne è uno, Orlando, che va precipitando di canto in canto dentro una modernissima patologia, di cui Ariosto è ironicamente consapevole, la fantasmagoria dell’amore non ricambiato. Il titolo stesso dello spettacolo rovescia l’originale dell’Ariosto, e mette al primo posto la furia dell’amore non corrisposto.

Orlando crede che per il solo fatto che è lui ad amare Angelica, lei debba essere sua, da sempre e per sempre, e non sopporterà che possa essere di un altro, specie poi quando scoprirà che l’altro non è nemmeno un prode cavaliere del suo rango ma un semplice soldato di fanteria. Allora scatta la furia e la pazzia, la stessa che riempie le nostre quotidiane cronache, con donne che finiscono la loro vita per mano di uomini che dicono di amarle perdutamente.

Ma qui gli inseguimenti e la gelosia e poi ancora la pazzia e la furia vengono risolti con la leggerezza della rima, del gioco  sonoro di citazioni e assonanze, con la soavità del volo, perché le storie servono sì a parlare  del mondo ma anche a renderlo meno terribile.